Riti epifanici a Pasian di Prato
I componenti del Gruppo folcloristico vivono la
festa dellEpifania in modo notevolmente diverso rispetto a coloro che semplicemente
assistono al rito dellaccensione, soprattutto perché il pignarûl va prima di tutto
costruito!
Ed è
proprio questo laspetto peculiare che ci viene in mente quando ripensiamo
allEpifania: tutto il lavoro necessario alla sua preparazione. Si comincia a
novembre, e anche prima, procurando e tagliando le canne (la fuèe), poi
qualche giorno prima dellEpifania si fa il buco per il palo, si cerca il palo stesso
e il materiale, rigorosamente naturale da bruciare lavorando assieme agli altri
allaperto, nei campi. Prima dellaccensione, quindi, ci sono giornate intense
in cui tutti colla-borano. Cè chi fatica per erigere un pignarûl alto e ben
costruito, chi invece si prodiga per allietare la giornata con del confortante tè caldo,
vino, formaggio e così via, impegnandosi anche a consumare tutti questi viveri in prima
persona! Si fa festa, perché lo spirito con cui ci si reca nei campi alle sette o otto di
mattina in gennaio, con la terra gelata e un gran freddo, è proprio uno spirito di festa
e non di lavoro, ed è giusto che sia così. Il pignarûl per noi è un gioco, un
riscoprire cose che sono quasi del tutto perdute. Molti, poi, non avrebbero
loccasione di lavorare allaperto nei campi, ed è unesperienza che ci
sembra molto importante. In questi anni il "Pan e Vin de Pifanie" si è
arricchito di significati nuovi, aggiornandosi così ai tempi moderni. I momenti
principali restano comunque sempre la S. Messa e laccensione del pignarûl. La prima
è molto caratteristica perché vi partecipano tutti i componenti del Gruppo in costume e
perché vi si ritrova un pizzico di "friulanità", così raro purtroppo, con le
letture in lingua friulana e lofferta del "pan e vin" al celebrante; la
seconda perché è il culmine dei festeggiamenti dellintera giornata. Ma il
significato che il pignarûl poteva avere in passato è sicuramente mutato, essendo
cambiate le abitudini di vita. Una volta, probabilmente, si attendeva di vedere la
direzione del fumo per trarre auspici per il nuovo anno, con molta più trepidazione di
oggi, dove siamo continuamente bombardati da predizioni di ogni genere.
Nel corso degli ultimi anni inoltre
si sono venute ad accostare ai momenti più antichi, edizione dopo edizione, tutta una
serie di manifestazioni di contorno che hanno fatto sì che si giungesse ad una giornata
sempre più piena ed attraente, grazie alla collaborazione tra il Gruppo folcloristico e
altre associazioni e realtà del paese. Particolarmente significativa è la collaborazione
con la scuola, con liniziativa denominata "Le tradizioni tra passato e futuro
viste con gli occhi dei bambini", nellambito della quale i bambini vengono
coinvolti in approfondimenti e varie attività riguardanti le tradizioni friulane. La
giornata dellEpifania si è trasformata in una bellissima occasione per fare festa e
per mantenere vive tradizioni antichissime che, visto limpegno e il lavoro che
comportano, sarebbero andate perse, scemando anche i loro significati originari. Cè
quindi un connubio tra vecchio e nuovo veramente inte-ressante. In questo modo le
tradizioni più antiche sono pervenute a noi fino ad oggi. Spesso, a nostro avviso,
rimangono proprio gli aspetti più tipizzanti e caratteristici della tradizione più
antica che risultano quelli maggiormente interessanti, che vengono comunque aggiornati
inevitabilmente ai tempi. Ogni edizione del "Pan e Vin de Pifanie" riserva
qualche sorpresa, lascia qualche segno. Purtroppo non sempre positivo, come
quellanno in cui, la sera precedente, quando il pignarûl era già stato completato,
qualcuno ha appiccato il fuoco. Forse era ansioso di vedere in anteprima nel Friuli dove
il fumo si sarebbe diretto, o chissà. Comunque, anche quellanno, i volenterosi
compo-nenti del Gruppo, che non si sono lasciati scoraggiare neanche dal cattivo tempo che
imperversava, hanno ricostruito il pignarûl a tempo di record il giorno stesso, e così
è stato possibile, anche quellanno, che nel giorno dellEpifania si ripetesse
il rito dellaccensione da parte del decano del paese.
Il
Pan e Vin de Pifanie (Pane e Vino dellEpifania), la grande festa
dellEpifania, molto sentita a Pasian e in tutto il Friuli, sarà una bellissima
occasione per riproporre tradizioni antichissime, a nostro giudizio, tuttaltro che
anacronistiche, perché fanno parte di noi, delle nostre radici storiche e culturali.
Fin
dal mattino, però, chi viene a Pasian di Prato, è coinvolto in altri momenti non meno
suggestivi e significativi.
Se
il fum al va a soreli jevât
cjape il
sac e va a marcjât.
Se il fum
al va a soreli a mont
cjape il
sac e va pal mont.
Se il fumo
va a oriente
Il Pan e Vin di Pasian di Prato è giunto alla sua 31° edizione! ! ! Seguil il banner seguente per saperne di più.
30°
"Pan e Vin de Pifanie", 2003