Il Gruppo Folcloristico ha reso l’epifania di quest’anno ancor più ricca e interessante, sempre nel solco delle antiche tradizioni di questa festa, e l’importante traguardo del XXX Pan e Vin de Pifanie è stato particolarmente intenso e ricco a Pasian di Prato.

Dopo aver nelle scorse settimane coinvolto le scuole del Comune nella realizzazione di un presepe in legno esposto nell’atrio dell’Auditorium comunale, realizzato con la collaborazione del prof. Toneatto, le manifestazioni dell’Epifania sono iniziate la mattina dell’Epifania con la S. Messa, animata dal Gruppo Folcloristico. L’offerta del pane e del vino al celebrante è stata particolarmente significativa, in quanto quest’anno è stata effettuata dai componenti del Gruppo che proprio trenta anni fa si sono rese promotori di questa bella iniziativa.

All’uscita, sul sagrato, i Re Magi a cavallo hanno offerto i tradizionali doni all’ultima nata del Comune, Letizia Giunta, e i il Gruppo Folcloristico ha allietato i presenti con le sue danze e musiche.

Nel pomeriggio si è tenuto uno spettacolo, magistralmente diretto da Flaviano Miani sul palco di un Auditorium gremitissimo di un pubblico che ha apprezzato con lunghi e calorosi applausi la rappresentazione. Il Gruppo folcloristico, i Nosisà e il quartetto d’archi Penta-Renzini-Antonutti-Merici si sono esibiti in un insieme in uno spettacolo che ha unito musiche, poesie e danze della tradizione friulana, alla fine del quale sono stati richiesti dal pubblico entusiasta due bis.

Alla conclusione tutti i presenti, e molti ancora, con una sfilata per le vie del paese con il decano e si è diretta al tradizionale pignrûl per la sua accensione, traendo gli auspici per il nuovo anno, e chiudere uniti intorno al grande falò l’intensa giornata.

La numerosa partecipazione e la buona riuscita della giornata sono stati una grande ricompensa per il Gruppo folcloristico, e un nuovo stimolo per proseguire nel suo tramandare le tradizioni della nostra terra.

Il 30° pignarul (6gen2003)

Dongje il fûc e un freit ch’ al beca

tant che il vecjo al scruta il nûl

al sentenzia bês e blava

seiti in Cjargna che in Friûl

Giso Fior - 1974